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Micronazionalismo

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view post Posted on 27/9/2007, 16:19

Romano

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MICRONAZIONI
Una MICRONAZIONE è un'entità formata generalmente da un piccolo gruppo di persone con una propria cultura ed una propria identità o interessi comuni, che ambisce al riconoscimento della propria sovranità.
Una MICRONAZIONE TERRITORIALE è una nazione che possiede un territorio di dimensioni ridottissime.
Una MICRONAZIONE VIRTUALE è una nazione che non possiede alcun territorio e generalmente può essere uno "stato di carta" oppure confinato in internet.
L'obbiettivo di ogni micronazione di qualsiasi genere è ottenere il riconoscimento ufficiale.
Le micronazioni generalmente ambiscono all'ottenimento di una propria sovranità: territoriale e virtuale. La prima è chiaramente la sovranità su un territorio fisico, la seconda su uno spazio virtuale. Il termine "virtuale" indica quindi l'aterritorialità, non l'irrealtà. Vi è inoltre anche una sovranità decisionale, di entità prive di territorio ma che hanno uno status ufficiale e piena indipendenza.

STORIA DELLE MICRONAZIONI
Sebbene siano presenti nella storia diversi casi di micronazioni, alcuni fanno risalire l'origine del micronazionalismo moderno al XIX secolo. Fu proprio durante quel periodo che, soprattutto ad opera di avventurieri, videro la luce diverse micronazioni: alcune ebbero successo, come le Isole Cocos o Keeling, altre invece ebbero meno fortuna. Tra queste ultime si possono citare il Regno di Aracaunia e Patagonia, situato nel sud di Cile e Argentina ed esistito dal 1860 al 1862, ed il Regno di Sedang, nato nell'Indocina Francese e sopravvissuto anch'esso per due anni, dal 1888 al 1890.
Nella prima metà del XX secolo il micronazionalismo sembrò essere in crisi.
Ma dalla seconda metà del '900 si ebbe quella che può essere definita una rinascita.
Come detto le Micronazioni in realtà sono sempre esistite, ma l'esempio più famoso tra quelli recenti è quello del Principato di Sealand. Il Principato di Sealand nacque il 2 settembre del 1967, un anno dopo che Roy Bates e la famiglia avevano occupato una piattaforma artificiale situata non lontano da Londra, utilizzata dal Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale ed in seguito abbandonata. Quando gli inglesi tentarono di riprendersi la piattaforma, furono respinti a cannonate. In Seguito un tribunale inglese stabilì che Sealand trovandosi in acque internazionali era fuori dalla giurisdizione inglese. Sua Maestà Roy Bates riuscì anche a riconquistare la piattaforma dopo un tentativo di golpe. Alcune aziende hanno individuato nel principato un paradiso fiscale e legale per società che operano in internet. Ancora oggi il Principato di Sealand mantiene la sua indipendenza e ricerca il riconoscimento internazionale.


Esempio meno famoso e fortunato è rappresentato dalla Repubblica dell'Isola delle Rose.
Nel 1964 l'ingegnere Giorgio Rosa progettò e costruì, per la SPIC (una società industriale specializzata in iniezioni di cemento) una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati situata in acque internazionali nel Mar Adriatico al largo della città italiana di Rimini allo scopo di sperimentare un nuovo materiale per palafitte marine. Successivamente vi costruì un ristorante, un negozio, un ufficio postale e un night club. Il 24 giugno 1968 basandosi sul diritto internazionale Giorgio Rosa proclamò sulla piattaforma uno stato indipendente e sovrano: Respubliko de la Insulo de la Rozoj (Repubblica dell'Isola delle Rose). Questa micronazione dichiarò l'esperanto come lingua ufficiale, emise francobolli e concepì come moneta il Mill. Si racconta di un grande afflusso verso l'Isola delle Rose da parte di visitatori e turisti italiani, attirati dalla libertà presente nella micronazione. Nel corso dello stesso anno però carabinieri e guardia di finanza italiani approdarono sull'isola e ne presero il controllo per impedire che fosse vista come un luogo libero. Il Governo dell'Isola delle Rose il Esilio inviò un telegramma alla Repubblica Italiana denunciando la violazione della relativa sovranità e i danni causati al turismo locale da questa occupazione militare. Il 17 luglio 1969 il Consiglio di Stato italiano decise di distruggere la piattaforma. Il 23 luglio 1969, con un'azione illecita e una violazione del diritto internazionale i sommozzatori italiani distrussero, con gli esplisivi, l'Isola delle Rose. Giorgio Rosa si appellò inizialmente a un tribunale internazionale ma poi si arrese di fronte all'indifferenza dell'Onu.


Sempre dello stesso genere fu l'esperienza della Repubblica di Minerva. Al contrario delle altre questa nazione nacque come vero e proprio progetto di un nuovo paese libertario. Il suo ideatore, l'americano Michael Oliver, riuscì a costruire nel 1972 un'isola artificiale, dopo aver condotto operazioni di dragaggio sugli scogli di Minerva un fondale marino collocato nell'Oceano Pacifico a sud delle Isole Fiji. La Repubblica di Minerva tentò quindi di ottenere il riconoscimento internazionale, ma fu invece occupata militarmente ed annessa dalla vicina Tonga. Ancora oggi Minerva, divenuta principato, è rappresentata da un governo in esilio che chiede da tempo l'adesione all'Unpo.


L'area più florida per le micronazioni territoriali è stata sicuramente l'Oceania continentale ed il Principato di Hutt River Province è l'apice di questa esperienza. Questa micronazione ha origine nel 1970 quando Leonard George Casley, ovvero Principe Leonard, a seguito di una disputa per le aliquote sul frumento dichiarò l'indipendenza della sua proprietà agricola.
Una decina d'anno dopo nacque l'Impero di Atlantium, fondato da un gruppo di ragazzi di Sydney a seguito di una protesta politica e con ragioni simili, diversi anni dopo, agli inizi del XXI secolo sorse il Gay & Lesbian Kingdom of the Coral Sea Islands. Quest'ultimo venne fondato da un gruppo di omosessuali (capeggiato da Dale Parker Anderson, discendente della nobiltà inglese) che occuparono alcune isole al largo dell'Australia, dopo che quest'ultima aveva vietato il matrimonio tra omosessuali, con lo scopo di far crescere una nazione dove non vi fossero discriminazioni nei confronti di gay e lesbiche.



Altre micronazioni ricercano l'indipendenza attraverso anomalie storiche. Ne è un esempio il Principato di Seborga (mai annesso al Regno d'Italia né alla Repubblica Italiana e la cui indipendenza fu riconosciuta da Benito Mussolini) situato nella penisola italiana. Gli abitanti di Seborga hanno eletto nel 1963 Giorgio I principe a vita e approvato nel 1994 la costituzione del Principato di Seborga ed anche se non sono ufficialmente riconosciute, le autorità comunali italiane mantengono grande rispetto per il potere spirituale e tradizionale che viene riconosciuto in Sua Altezza e nelle istituzioni seborghine. Questo rispetto è venuto a mancare recentemente e a portato alle dimissioni del Principe Giorgio I, poi ritirate.


Ancora oggi, capita che gruppi di persone occupino piccoli territori o progettino la creazione di piattaforme artificiali, dichiarandovi uno stato indipendente e sovrano.
La storia delle micronazioni virtuali, invece, ha le sue origini, inconsapevolmente, il 26 dicembre del 1979.
Quel giorno a Milwaukee un ragazzino di 13 anni, Robert Madison, ribellandosi ai suoi genitori, dichiara la sua stanza territorio indipendente e sovrano nominandosi re Robert I: nasce così il Regno di Talossa.
Nei due anni successivi diverse persone ottengono la cittadinanza di Talossa, mentre altre micronazioni prendono vita dando il via all'espansione di questo fenomeno. In quegli anni la maggior parte di quelle micronazioni non ha un territorio fisico di riferimento, ma esiste in forma ideale e si sviluppa per esempio attraverso la corrispondenza postale.
Il 26 novembre 1980 viene fondata la Lega Degli Stati Secessionisti (League Of Secessionist States - LOSS) un'organizzazione che raccoglie le micronazioni nate fino ad allora.
Ma la svolta avviene nel 1996, quando viene aperto il sito web del Regno di Talossa, da allora si verifica la diffusione del fenomeno ed iniziano a nascere una miriade di micronazioni virtuali.


In seguito nasce anche il LOM (League Of Micronations), la Lega Delle Micronazioni, organismo analogo al LOSS.
Come in precedenza queste micronazioni non sono dotate di un territorio fisico, ma ora posseggono dei confini virtuali, delimitati dal proprio sito internet, un punto di riferimento dove i loro appartenenti possono interagire più facilmente tra loro. L'esplosione di questo fenomeno dà luogo alla nascita di diverse categorie di micronazioni.
C'è chi ne fonda una sua inizialmente per gioco, chi per iniziare a sognare, chi per chissà quali ambizioni, chi per rivendicazione di titoli ottenuti dai suoi avi, chi approfitta di situazioni poco chiare in alcuni trattati per dichiarare la teorica indipendenza del suo regno, chi si impadronisce di una zona e si dichiara stato indipendente.
Ma tutte hanno in comune la rivendicazione della propria identità, della propria indipendenza e della propria sovranità, elemento senza il quale un entità non può essere considerata una micronazione.
Alcune riescono ad ottenere status particolari, a stampare passaporti o francobolli validi, a raggiungere riconoscimenti parziali.
Negli ultimi anni inoltre, è nata una nuova teoria: la teoria del quinto mondo. Secondo questa teoria, sostenuta sia dal sovrano di TTF-Bucrafan, Cesidio Tallini, sia dalla Conch Repubblic, il mondo è da suddividere in sei tipi di nazioni. Le nazioni del primo, secondo e terzo mondo sono gli stati riconosciuti, divisi in base alle loro condizioni economiche. Le nazioni del quarto mondo sono invece rappresentate da quelle nazioni che aspirano all'indipendenza o che vogliono recuperare l'indipendenza perduta. Il sesto mondo sono invece le micronazioni virtuali. Il divario tra il sesto e il quarto mondo è riempito dal quinto mondo, costituito da quelle micronazioni virtuali che hanno sviluppato una cultura propria e caratteristiche proprie.



Da Wikipedia

Micronazione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Una micronazione è un'entità creata da una persona, o da un piccolo numero di persone, che pretende di essere considerata come nazione o stato indipendente.
Ci sono micronazioni che sono simulazioni politiche, sociali, ed economiche; quelle che sono ricostruzioni storiche, particolarmente del mondo romano o del mondo medievale; quelle che sono state create per divertire e divertirsi, e magari per la pura pubblicità megalomane di una persona eccentrica o asociale; quelle che esistono soltanto come opera letteraria o cinematografica; quelle che sono veicolo di propaganda o di protesta sociale; quelle create con motivazione fraudolenta; le nazioni del quinto mondo; le anomalie storiche, o nazioni che aspirano a diventare stati-nazione.
Alla maggioranza delle micronazioni manca qualsiasi riconoscimento ufficiale per la mancanza di territorio, quindi vengono spesso chiamate stati di carta o stati virtuali. Oggi anche le micronazioni con origini più fortemente terrene hanno un loro sito su Internet però, e infatti Internet è diventata la nuova frontiera della sperimentazione sociale in questo senso.
Indice

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1 Che cosa è una micronazione?
2 L'evoluzione del micronazionalismo
3 Categorie di micronazioni
3.1 Simulazioni politiche, sociali, ed economiche
3.2 Ricostruzioni storiche
3.3 "Ludo nazioni"
3.4 Opere letterarie o cinematografiche
3.5 Veicoli di propaganda o protesta sociale
3.6 Micronazioni con motivazione fraudolenta
3.7 Nazioni del Quinto Mondo
3.8 Anomalie storiche e aspiranti stati
4 Collegamenti esterni
4.1 Micronazioni
4.2 Altre risorse
5 Articoli
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Che cosa è una micronazione? [modifica]

Le micronazioni hanno un numero di attributi in comune:
Una forma e struttura simile a quella degli stati sovrani, quindi hanno reclami territoriali, istituzioni governative, simboli ufficiali, e cittadini.
Sono generalmente piccoli sia in forma di territorio, che per numero dei cittadini.
Le micronazioni possono coniare strumenti nazionali formali come francobolli, monete, banconote, passaporti, onorificenze, e titoli nobiliari.
Piccoli stati riconosciuti come Fiji, Monaco, e San Marino vengono talvolta chiamate micronazioni, ma questi paesi sono più propriamente denominati microstati.
Lo studio accademico delle micronazioni è la micropatrologia, mentre la nascita e lo sviluppo delle micronazioni è noto come micronazionalismo.
Vedi anche: Lista delle micronazioni su Wikipedia

L'evoluzione del micronazionalismo [modifica]

Il XIX secolo vide la crescita del concetto dello stato-nazione, e le prime micronazioni vennero alla luce proprio in quel periodo. La maggioranza furono l'opera di avventurieri o speculatori, e alcuni ebbero grandissimo successo. Le Isole Cocos o Keeling sono un esempio di queste.
Meno vincenti furono invece progetti come il Regno di Araucanía e Patagonia (1860-1862) nella parte meridionale del Cile e dell'Argentina, e il Regno dei Sedang (1888-1890) nell'Indocina Francese. Una delle più antiche micronazioni ancora in vita è il Regno di Redonda, fondato sull'omonima isoletta caraibica nel 1865: cosa singolare, il Regno di Redonda è una sorta di associazione letteraria con un suo re e una sua nobiltà (attualmente, tuttavia, vi sono ben quattro candidati che ne rivendicano il trono).
Nel XX secolo M. C. Harman, proprietario dell'Isola di Lundy, coniò monete e francobolli per uso privato. Sebbene l'isola fosse governata come un feudo virtuale, il suo proprietario non ha mai preteso l'indipendenza dal Regno Unito, così l'Isola di Lundy può essere descritta come un precursore delle micronazioni territoriali che vennero più tardi.
Gli anni sessanta e settanta videro un rinascimento micronazionale con la fondazione di diverse micronazioni territoriali. La prima di queste, Sealand, è stata fondata nel 1967 su una piattaforma abbandonata della Seconda guerra mondiale. Altre invece si basarono su progetti che richiedevano la costruzione di isole artificiali, ma soltanto due di essi seppero mantenersi al di sopra del livello del mare.
L'Isola delle Rose fu una piattaforma di 400 metri quadri costruita in acque internazionali al largo della città di Bellaria-Igea Marina (RN) nel Mar Adriatico, nel 1968 su iniziativa dell'Ing. Giorgio Rosa, suo progettista e costruttore, fu proclamata l'indipendenza della Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose (Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj). Furono emessi francobolli, e furono attivi sulla piattaforma artificiale un ufficio postale, un ristorante ed un night club. La lingua internazionale esperanto fu dichiarata lingua ufficiale. Il governo italiano mandò la Guardia di Finanza a mettere fine a tali attività e, successivamente, fece smantellare l'isola dai sommozzatori della Marina.
La Repubblica di Minerva venne formata nel 1972 come progetto per un nuovo paese libertario da un uomo d'affari americano chiamato Michael Oliver. Il gruppo di Oliver condusse operazioni di dragaggio sugli scogli di Minerva, uno fondale marino che si trova nell'Oceano Pacifico a sud di Fiji. Riuscirono a creare un'isola artificiale, ma i loro sforzi per ottenere il riconoscimento internazionale non ebbero risultato, e la vicina Tonga inviò una forza militare e si annesse l'area.
L'Australia è stata un vero teatro di attività micronazionale negli ultimi tre decenni del XX secolo. Il Principato di Hutt River Province cominciò tutto nel 1970 quando il principe Leonard (Leonard George Casley) dichiarò la sua proprietà agricola indipendente dopo una disputa sulle aliquote per il frumento. Nel 1981 la protesta politica di un gruppo di giovani di Sydney portò alla creazione di Atlantium.
Negli anni novanta l'attività micronazionale ottenne uno stimolo ulteriore quando la popolarità di Internet diede la possibilità a molti di promuovere le loro attività ad un pubblico globale. Come risultato di ciò, il numero delle nazioni virtuali è cresciuto vertiginosamente da allora. La maggioranza di queste micronazioni erano ancorate in paesi anglosassoni, però c'è anche una significativa minoranza lusofona (cioè che parla il portoghese).

Categorie di micronazioni [modifica]

In questo momento esistono prevalentemente 8 tipi di micronazioni:
Simulazioni politiche, sociali, ed economiche.
Ricostruzioni storiche.
"Ludo nazioni".
Opere letterarie o cinematografiche.
Veicoli di propaganda o protesta sociale.
Micronazioni con motivazione fraudolenta.
Anomalie storiche e aspiranti stato.
Nazioni del Quinto Mondo.
Simulazioni politiche, sociali, ed economiche [modifica]

Micronazioni di questo tipo tendono generalmente ad essere molto serie, e spesso attraggono un numero discreto di persone mature. I partecipanti sono molto sofisticati, e generalmente emulano nazioni reali sotto molti aspetti. Un esempio di queste:
Talossa, la micronazione quasi per antonomasia — ma i talossani non sarebbero d'accordo — che venne fondata dal tredicenne Robert Ben Madison nel 1979. È senza dubbio una delle micronazioni più famose del mondo virtuale, e ha sviluppato in oltre due decenni una cultura e lingua tutta sua. Oggi il Regno di Talossa rimane ancora in vita, ma c'è anche la Repubblica di Talossa, che si è formata dopo che alcuni abbandonarono il regno e formarono una Talossa vivace e ricca di stampo repubblicano.
Ricostruzioni storiche [modifica]

Queste micronazioni sono generalmente molto serie, e spesso attraggono tipi intellettuali interessati a ricreare il passato, e magari a viverlo pure in modo vicario. Un esempio di queste:
Nova Roma (micronazione), (da non confondersi con la Nova Roma fondata da Costantino I e meglio nota come Costantinopoli), senza dubbio una delle micronazioni più popolose con oltre mille entusiasti. Nova Roma ha coniato monete, e usa il latino come lingua ufficiale. Si prepone come fine ultimo la ricostituzione di una nazione sul modello della Roma Repubblicana di stampo pagano.
"Ludo nazioni" [modifica]

Queste sono le micronazioni più comuni, con centinaia, se non migliaia di esemplari. Queste micronazioni tendono ad essere effimere, generalmente non attraggono più di una decina di individui, eccentrici come il fondatore della nazione. Generalmente in queste micronazioni si danno gran titoli, e talvolta ottengono visibilità tra i media tradizionali, dove possono essere usate per articoli in giornate di minor vena letteraria. Queste micronazioni generalmente non durano nel tempo, nascono e muoiono con uguale facilità. Esempi di "ludo nazioni":
Aerican Empire, un impero interplanetario che si ispira al Monty Python's Flying Circus e che tra le altre cose rivendica colonie interplanetarie.
Choconya, la repubblica del cioccolato.
Corvinia, che è famosa per le teorie di micropatologia del fondatore.
Opere letterarie o cinematografiche [modifica]

Queste nazioni sono generalmente il prodotto di gruppi musicali, scrittori, o cineasti, e talvolta hanno un seguito su Internet. Sono le uniche micronazioni che possono diventare famose senza nemmeno provarci. Esempi di micronazioni di questo tipo:
Utopia, di Thomas More, un regno isolano famoso dove la proprietà privata non esiste, e tutto viene tenuto in comune. Il termine "utopia" è diventato di uso comune come sinonimo di stato perfetto ed ideale.
Neue Slowenische Kunst, che in tedesco significa «Nuova Arte Slovena». NSK è un gruppo musicale trasformato in micronazione.
Molvania, una nazione fittizia creata come parodia letteraria dei paesi dell'Europa dell'Est. Il paradosso di tutto questo è che Molvania è nata come parodia di una guida turistica!
Ecotopia, un romanzo su una nazione che si separa dagli Stati Uniti e forma una specie di utopia ecologica. Il libro venne publicato nel 1975 da Ernest Callenbach.
Il Ducato di Gran Fenwick, la famosa micronazione del film Il ruggito del topo (The Mouse that Roared) con protagonista Peter Sellers, del 1959; un film che oltre ad essere umoristico, è anche un vero classico del genere micronazionale.
Veicoli di propaganda o protesta sociale [modifica]

Queste nazioni sono veicoli di propaganda e protesta sociale, e a volte si trasformano in organismi di pubbliche relazioni quando conviene. Esempi di micronazioni di questo tipo:
Waveland, una micronazione che fu formata nel 1997 sull'isola britannica di Rockall da ambientalisti di Greenpeace per protestare contro l'esplorazione petrolifera. La protesta finì nel 1999 quando lo sponsor andò in bancarotta.
La Conch Republic, che cominciò come una protesta dei residenti e degli esercizi commerciali delle isole delle Florida Keys contro il governo federale degli Stati Uniti.
Micronazioni con motivazione fraudolenta [modifica]

É il caso di micronazioni usate per coprire esercizi commerciali abusivi o interamente fraudolenti:
Il Dominion of Melchizedek, che è noto soprattutto in America e in Italia per le sue attività. Nel maggio 2002 sette persone vennero arrestate a Roma per frode esercitata via una banca registrata in questa micronazione.
New Utopia, che sembra una maschera per la complessa operazione di investimenti nella costruzione di un'isola artificiale, un'isola che non viene mai a galla però, e che anzi non si sa neppure su quale fondale marino si dovesse costruire.
Nazioni del Quinto Mondo [modifica]

In tempi recenti le micronazioni non territoriali più serie hanno sviluppato nuovi concetti legali ed hanno iniziato a differenziarsi dalle altre per lo sviluppo di una propria identità e per una più pressante interazione con movimenti ed entità extra-micronazionali.
Ttf-Bucrafan, che sostiene di avere tra i propri membri Ilona Staller ed ha fondato il Consiglio del Quinto Mondo un variegato insieme di entità che hanno una nuova concezione del mondo. Questa micronazione ha anche sviluppato un Root Nameserver alternativo denominato Cesidian Root.
Impero, una micronazione italofona che si ispira ad ideali libertari ed ecologisti.
Anomalie storiche e aspiranti stati [modifica]

Un piccolo numero di micronazioni sono fondate con aspirazioni genuine per diventare stati sovrani. Molte di esse sono basate su anomalie storiche, o eccentriche interpretazioni di leggi. Questa categoria include:
Il Sovrano Militare Ordine di Malta, uno stato sovrano senza territorio oltre che un piccolo palazzo a Roma. Lo SMOM ha lo status di Osservatore Permanente dell'ONU, e relazioni diplomatiche con 94 stati. Produce francobolli e monete, come pure passaporti internazionalmente validi.
Seborga, un piccolo comune della Liguria che, basandosi su documenti storici, afferma di essere indipendente dall'Italia.
Il Principato di Hutt River Province, che secondo l'interpretazione di alcune leggi della Corona Britannica sembra sia succeduto all'Australia. Ha una popolazione di 13 mila abitanti, e quindi è probabilmente la micronazione più popolosa.
Sealand, un principato situato al largo della costa della Gran Bretagna su una piattaforma abbandonata della Seconda guerra mondiale. Sealand è anche la reale sede dell'azienda HavenCo, un "paradiso informatico".
 
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microforum
view post Posted on 27/9/2007, 20:06




ricordo all'admin di questo e di tutti i forum che è illegale riportare testi senza fonte, autore, data e link

il primo testo è preso da questo link: http://imperonet.altervista.org/
il secondo testo è preso da questo link: http://it.wikipedia.org/
 
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view post Posted on 28/9/2007, 13:44

Romano

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Il testo è stato riportato da Politica On Line, discussione sul micronazionalismo.
Le fonti da cui lo stesso sono state prese, sono quelle soprastanti, ma non erano citate nello stesso forum sopraccitato.
 
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2 replies since 27/9/2007, 16:19   2757 views
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