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Micronazionalismo italiano morto?, Discussione sul presente e futuro

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5wc
view post Posted on 10/10/2007, 06:16




Cari ragazzi,

Ma qui non succede niente!

Nel lontano novembre 1998 cominciai una micronazione che col senno del poi poteva forse vantare di essere del Sesto Mondo, insomma, una micronazione seria ma sottosviluppata.

Poi mi venne l'idea del Quinto Mondo (micronazioni piccole, ma più sviluppate), e Ttf-Bucrafan divenne micronazione del Quinto Mondo nel luglio 2002 con la nascita del Consiglio del Quinto Mondo, o forse in maniera più concreta nel marzo 2003, quanto Ttf-Bucrafan divenne la prima micronazione al mondo a possedere un dominio di primo livello (.ttf).

Nell'agosto 2007 poi, ho cominciato una nazione "matricola" del Quarto Mondo, Long Island Indipendente, e già alla fine di settembre 2007 mi ero conquistato l'ammirazione di quartomondisti anziani e di spicco come John Papworth e Thomas Naylor tramite uno speciale apparso sul New York Times.

Qualche giorno fa, dopo aver ribattezzato il paese di Myanmar col nome di Birmania, e dopo aver registrato la Burma Internet Liberation Organisation (BILO) e la Burmese Network Information Centre (BNIC), ho creato un nuovo dominio .BU di primo livello, e dichiarato guerra a Myanmar "invadendo" la sua Internet! Ecco l'articlo della storia in inglese, articlo che peraltro si può anche rintracciare in Google News con parole-chiave inglesi come "Myanmar" o "Burma":

http://www.openpr.com/news/30026/Independe...s-Internet.html

Insomma, sicuramente ho fatto incazzare tanta gente al Departimento di Stato Usa quando hanno letta quella notizia, quando, insomma, si sono resi conto del poco ma reale potere che posseggo, ma poi vengo qui e quasi muoio di sonno...

Insomma che fate? Giocate a Ministro di Questo, o Senatore di Quello, oppure avete serie idee, magari anche un programma nazionale di sviluppo?

Edited by 5wc - 12/10/2007, 06:26
 
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LorenzoSP
view post Posted on 11/10/2007, 11:23




Quello che hai appena descritto non è tanto più serio. Hai creato un dominio internet, e allora? Gli americani hanno creato vari domini oltre a .us, eppure sono tutti domini americani.
 
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view post Posted on 11/10/2007, 16:32

Romano

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Beh, la tua provocazione è molto forte, signor Tallini!

Parlerò a modo personale:

Innanzitutto ti dico e lo ribadisco: il micronazionalismo italiano non è morto.

Sono micronazionalista da poco più che un anno e mezzo, cioè da quando entra in Impero poi divenendone Ministro dell'Informazione e Deputato.

Ma adesso il mio progetto, Res Publica SPQR, penso sia un progetto serio e da portare avanti. E' più una micronazione del quarto mondo, in quanto avendo pretese territoriali ben precise, anche se nell'insegna di un universalismo che si abbina all'autodeterminazione dei popoli!

Abbiamo subito attacchi informatici, odi e denigrazioni; e nonostante le crisi ci stiamo risollevando col chiaro intento di costruire una piattaforma salda per portare avanti le nostre chiarissime ambizioni micronazionaliste. E le nostre grandi rivendicazioni.

Res Publica SPQR Repubblica Romana è nata in Febbraio e convenzionalmente il 13 (anche se chi ne conosce la storia posticipa la nascita effettiva come micronazione è di qualche giorno).
 
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5wc
view post Posted on 12/10/2007, 03:22




QUOTE (LorenzoSP @ 11/10/2007, 12:23)
Quello che hai appena descritto non è tanto più serio. Hai creato un dominio internet, e allora? Gli americani hanno creato vari domini oltre a .us, eppure sono tutti domini americani.

No, il primo dominio di primo livello al mondo micronazionale, il .ttf (The Tallini Family) che funziona tuttora, l'ha comperato Ttf-Bucrafan nel lontano marzo 2003. Questo dominio iniziò a funzionare sotto una radice, adesso quasi morta, chiamata la Public-Root. Poi Ttf-Bucrafan comperò pure altri nella stessa radice, e arrivò a possedere fino a 10 domini di primo livello:

.5wc
.amore
.bucksfan
.bucrafan
.cesidio
.italiana
.savoia
.tallini
.ttf
.university

Conoscevo solo un'altra nazione che possedeva più domini, ed è una nazione del Primo Mondo...

Il .bu (Burma) di cui ho parlato sopra invece, ed .ili (Independent Long Island) che è stato lanciato qualche mese prima, sono domini di primo livello pure, ma non domini che abbiamo comperato.

Questi domini adesso, incluso quelli che ho comperato in passato, li abbiamo creati nella nostra radice, la Cesidian Root o Radice Cesidiana, una Internet multimicronazionale e multinazionale nel contempo:

http://root.cyberterra.com (Radice Cesidiana - Sito Tecnico)
http://cesidianroot.com (Radice Cesidiana - Sito Public Relations)

Quando cominciammo la radice completa nel novembre 2005, la Radice Cesidiana era la 7/a vera radice al mondo. Adesso di radici vere e tecnicamente perfette ce ne sono solo 4:

ICANN/IANA
Open Root Server Network (copia europea di ICANN/IANA)
Cesidian Root
FCFSroot

La nostra radice è inoltre l'unica radice alternativa con email alternativa (posso ricevere email a indirizzi come [email protected]). Non è un gioco da ragazzini, e non conosco micronazione del sesto, quinto, quarto, terzo, e neppure del secondo mondo con tali capacità.
 
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5wc
view post Posted on 12/10/2007, 04:49




QUOTE (Caio Giulio Aquila @ 11/10/2007, 17:32)
Beh, la tua provocazione è molto forte, signor Tallini!

Parlerò a modo personale:

Innanzitutto ti dico e lo ribadisco: il micronazionalismo italiano non è morto.

Sono micronazionalista da poco più che un anno e mezzo, cioè da quando entra in Impero poi divenendone Ministro dell'Informazione e Deputato.

Ma adesso il mio progetto, Res Publica SPQR, penso sia un progetto serio e da portare avanti. E' più una micronazione del quarto mondo, in quanto avendo pretese territoriali ben precise, anche se nell'insegna di un universalismo che si abbina all'autodeterminazione dei popoli!

Abbiamo subito attacchi informatici, odi e denigrazioni; e nonostante le crisi ci stiamo risollevando col chiaro intento di costruire una piattaforma salda per portare avanti le nostre chiarissime ambizioni micronazionaliste. E le nostre grandi rivendicazioni.

Res Publica SPQR Repubblica Romana è nata in Febbraio e convenzionalmente il 13 (anche se chi ne conosce la storia posticipa la nascita effettiva come micronazione è di qualche giorno).

Non sto cercando di provocare Caio, ma la realtà è questa: senza il supporto di persone indipendenti ma amici in parecchi paesi, e senza il supporto di un'altra micronazione quartomondista, Ttf-Bucrafan non avrebbe la potente Internet che ha. Isolati, o senza relazioni con altre micronazioni serie, non si può crescere un granché.

Io anzi ho capito anche un'altra realtà col tempo: le esperienze del quinto mondo mi hanno insegnato tanto, e anzi, quelle stesse esperienze sono ancora come una bussola che mi dirige (sono ancora un idealista), ma se non entravo seriamente nel quarto mondo, con un serio progetto nazionale di medie dimensioni — il quinto mondo è il mondo delle micronazioni avanzate senza stato, mentre il quarto è il mondo delle nazioni di medie dimensioni senza stato; il quinto mondo può essere virtuale come il sesto, ma il quarto mondo non è mai virtuale, o completamente virtuale — come Long Island Indipendente, non avrei imparato niente, proprio niente di public relations.

Che tu lo voglia capire o no, senza un po' di quelle conoscenze/esperienze, non esisti nel mondo reale perché il mondo non ti conosce, e tutto quello che fai rimane come un esercizio accademico, non si può sviluppare seriamente in modo d'avere effetti nel mondo reale, oltre che il mondo virtuale.

Questi forum sono certamente carini per chiacchierare, ma se vuoi far conoscere Res Publica SPQR in Italia e altrove, devi imparare a scrivere comunicati stampa, e devi scriverli in maniera tale da elettrizzare la gente che li legge. Devi imparare a sfruttare il più possibile i siti che pubblicano la tua notizia gratis, perché quelli che fanno pagare non sempre danno risultati, e anzi, potrebbero essere pure imbroglioni: chi ti dice se quell'agenzia ha veramente spedito il tuo comunicato stampa a 100 giornali in tutto il mondo, ma se non l'ha fatto ti è costato 150 dollari, e anche più, e i soldi non sono quelli che stampi tu!

Devi imparare ad associarti col mondo ufficiale (primo, secondo, e terzo mondo), che tu lo voglia o no, perché la parola "Birmania" viene scritta nei motori di ricerca, e magari ti aiuta, perché non ci sono troppe notizie sotto quel nome, ma "Res Publica" — o "Ttf-Bucrafan", se è per questo, io non faccio razzismi o discriminazione — non lo entrerà nessuno spontaneamente, e quindi è come se non esisti. La parola "top-level domain" ("dominio di primo livello" in inglese) sicuramente più di qualcuno lo entra nel Google, e magari usa anche il servizio di Google che ti email ogni nuovo articolo che appare nel motore di ricerca con quella parola; ma parole come "repubblica" (o anche la versione inglese "republic"), probabilmente non le entra nessuno, perché non sono cose che normalmente si cercano. Insomma anche tecniche marketing si devono imparare per diventare vincenti!

Io ieri ho scritto un articolo su ICANN, non perché mi piace ICANN, o perché ICANN ha qualcosa a che fare col quarto o quinto mondo, ma perché hanno introdotto 11 nuovi domini con caratteri cinesi, russi, arabi, ecc. come esperimento, e dato che questa è roba vecchia per noi, perché la Radice Cesidiana risolve domini cinesi, russi, e arabi già da parecchio tempo, sono anche abbastanza istruito di queste cose, anche in termini linguistici.

Beh, ho scritto un comunicato stampa più esauriente su Cyberterra News, perché qui è permesso, almeno a me, ma sono stato costretto a ridurre il comunicato stampa all'essenziale in altri siti, con maggior traffico, dove aziende e politici li possono pubblicare gratis.

Beh, non mi piace ICANN per niente, e l'articolo non lo nasconde neppure, ma siccome il nostro programma IASON riesce a rilevare nuovi domini ICANN entro 12 ore dall'introduzione, io sapevo di questi domini prima di tutti i media, forse pure prima di parecchia gente che lavora per ICANN, e ho anche tradotto i domini in forma Punycode nei tradizionali caratteri stranieri che rappresentano. Era ovvio, quindi, che l'articolo era stato scritto da un'autorità di DNS, e che è successo? DomainNews.com ha ripubblicato l'articolo interamente, citando il referimento, e quindi adesso stiamo ricevendo un traffico immane al sito della Radice Cesidiana! Ecco l'articolo mio ripubblicato:

http://www.domainnews.com/icann/2007101117...d-domain-names/

Pure se non capisci una parola d'inglese, andando sul fondo della pagina poi vedere chi è l'autore originario.

Avrei tanto altro da dire, perché ho imparato un casino di cose nuove in pochi mesi, ma la prima cosa che mi viene in mente è questa: se sei un professionista, perché non ti sei iscritto presso la Micronational Professional Registry o Registro Micronazionale Professionale?

http://mpror.net

Qui sono registrati nazioni del quarto, quinto, e sesto mondo, è un'organizzazione unica del suo genere al mondo!

Non ci sono poi trattati da firmare qui, o costituzioni, l'organizzazione non è neppure un'organizzazione governativa, eppure con due sole eccezioni (una fallita), non si è registrato micronazione italiana ancora. Già siete un po' isolati perché o non parlate l'inglese, oppure perché vi piace di più l'italiano. Poi vi isolate anche in altri modi. Non si può crescere seriamente senza appoggi micronazionali, e anche altre micronazioni hanno bisogno di amici in Italia o che parlano l'italiano.
 
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view post Posted on 12/10/2007, 14:04

Romano

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Forse non hai capito; quello che voglio dirti, Tallini, non è che non abbiamo progettato nulla, ma che siamo fin troppo impegnato ad assesstarci per poter continuare con progetti sempre più grandi.

Come detto prima, la mia micronazione è giovanissima ed ha trascorso innumerevoli attacchi e crisi per la quale ancora stenta a riprendersi.

Ma quando riusciremo a riprenderci al 100%, e dico siamo a buon punto, andremo sempre più avanti.

Per iscriversi al registro:

1)E' personale?
2)Cosa implica?
3)Vanno i nomi reali? [domanda retorica, la risposta sarà sì:D]
4)Le varie annotazioni devo inserirle in inglese?

insomma guidami un pò :)
 
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5wc
view post Posted on 12/10/2007, 16:55




QUOTE (Caio Giulio Aquila @ 12/10/2007, 15:04)
Per iscriversi al registro:

1)E' personale?
2)Cosa implica?
3)Vanno i nomi reali? [domanda retorica, la risposta sarà sì:D]
4)Le varie annotazioni devo inserirle in inglese?

insomma guidami un pò :)

1) E' personale nel senso che prima si registra il professionista, e poi si riconosce/registra tutto ciò che il professionista presenta allo scopo di provare la propria professionalità (certificati, licenze, lauree, diplomi professionali, premi, citazioni, onori). Non si rilasciano indirizzi, email, o altri dati simili senza il tuo permesso ad uno che non è membro di MPR. Insomma, la MPR riconosce micronazioni, organizzazioni, scuole, accademie, università, ecc., perché riconosce il professionista. L'uomo e la donna regna qui, e le istituzioni e gli stati sono di fatto secondari agli esseri umani. Tutto il contrario di quello che avviene nel mondo ufficiale.

2) Membership nella MPR implica che sei un professionista micronazionale di 14 o più anni. Si può anche essere studenti professionisti se si presenta sufficiente prova. Con la membership viene riconosciuta di fatto (non diplomaticamente) la micronazione da MPR e dal Consiglio del Quinto Mondo (5WC). Membership nella MPR implica anche che la micronazione è sotto la direzione di un professionista/ha cittadini professionisti. E' chiaro l'implicazione: la micronazione è più solida di tutte le micronazioni del settimo mondo, e generalmente più solida della maggioranza del sesto.

3) Sì, nomi che sono su documenti ufficiali. Al limite si potrebbe anche cambiare nome presso la MPR con una richiesta formale specifica, come lo si può fare in molti paesi (MPR emette anche l'equivalente dei diritti d'autore, nomi registrati, e brevetti propri), ma prima occorre registrare il nome originale.

4) Le annotazioni possono essere inserite in italiano, lingua riconosciuta nel Quinto Mondo assieme all'inglese e interlingua. Se scrive "Università di Napoli", io non scriverò "University of Naples", perché quello non è il nome legale.

** GUIDA **
First Name - Nome
Last Name - Cognome
Nation/Micronation - Nazione/Micronazione (o Organizzazione, altro)
Pro Email Address - Email professionale (indirizzo email permanente o serio)
Country of Residence - Paese di residenza (es: Italia)
Profession or Title - Professione o Titolo (quello che fai, e che sei bravo a fare)
Certification/Qualification - Certificato/Qualifica (se hai certificati, licenze, brevetti, qualifiche professionali specifiche)
Related Education (if any) - Istruzione relativa (lauree, diplomi particolari,*istruzione in corso se relativo alla professione)
Pro Organisation (member) - Organizzazione professionale, premi, medaglie, citazioni, onori
Subject - Oggetto: MPR Application (Modulo MPR)
 
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view post Posted on 12/10/2007, 17:09

Romano

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Fatto, aspetto conferma.
 
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5wc
view post Posted on 12/10/2007, 19:58




Come dice la email che ti ho spedita,

Sei ufficialmente membro del Registro Micronazionale Professionale (MPR):

http://mpror.net

Res Publica SPQR Repubblica Romana è anche micronazione di fatto riconosciuta dal MPR e dal Consiglio del Quinto Mondo (5WC).

Se vuoi cambiare nome legalmente secondo la MPR, fammi sapere. Sarebbe un'altra prima dopo nomi d'azienda, diritti d'autore, e brevetti MPR. :D

Una precisazione per il sito SPQR: per quanto il Quinto Mondo sia di natura molto virtuale, ci sono anche nazioni non solo virtuali del Quinto Mondo. Questo Hio non l'ha mai capito forse.

Il Principato di Sealand, per esempio, non è né nazione del Quarto Mondo, né nazione del Sesto. Quindi è ovvio che quella nazione di cemento armato è una nazione del Quinto Mondo.

Quindi, contrariamente a quando fa apparire il sito di SPQR, 'Quinto Mondo' e 'virtuale' non sono sinonimi.

Le nazioni del Quinto Mondo sono semplicemente piccole (o nulle di territorio, se virtuali) e mature rispette a quelle del Sesto Mondo, mentre le nazioni del Quarto Mondo sono di media grandezza. Le nazioni sia del Quinto e Sesto Mondo possono essere fisiche e/o virtuali; la differenza è la maturità o età della nazione. Sono le nazioni del Quarto Mondo, anche le matricole nate ieri, che non sono mai (completamente) virtuali.
 
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LorenzoSP
view post Posted on 16/10/2007, 15:13




CITAZIONE (5wc @ 12/10/2007, 04:22)
CITAZIONE (LorenzoSP @ 11/10/2007, 12:23)
Quello che hai appena descritto non è tanto più serio. Hai creato un dominio internet, e allora? Gli americani hanno creato vari domini oltre a .us, eppure sono tutti domini americani.

No, il primo dominio di primo livello al mondo micronazionale, il .ttf (The Tallini Family) che funziona tuttora, l'ha comperato Ttf-Bucrafan nel lontano marzo 2003. Questo dominio iniziò a funzionare sotto una radice, adesso quasi morta, chiamata la Public-Root. Poi Ttf-Bucrafan comperò pure altri nella stessa radice, e arrivò a possedere fino a 10 domini di primo livello:

.5wc
.amore
.bucksfan
.bucrafan
.cesidio
.italiana
.savoia
.tallini
.ttf
.university

Conoscevo solo un'altra nazione che possedeva più domini, ed è una nazione del Primo Mondo...

Il .bu (Burma) di cui ho parlato sopra invece, ed .ili (Independent Long Island) che è stato lanciato qualche mese prima, sono domini di primo livello pure, ma non domini che abbiamo comperato.

Questi domini adesso, incluso quelli che ho comperato in passato, li abbiamo creati nella nostra radice, la Cesidian Root o Radice Cesidiana, una Internet multimicronazionale e multinazionale nel contempo:

http://root.cyberterra.com (Radice Cesidiana - Sito Tecnico)
http://cesidianroot.com (Radice Cesidiana - Sito Public Relations)

Quando cominciammo la radice completa nel novembre 2005, la Radice Cesidiana era la 7/a vera radice al mondo. Adesso di radici vere e tecnicamente perfette ce ne sono solo 4:

ICANN/IANA
Open Root Server Network (copia europea di ICANN/IANA)
Cesidian Root
FCFSroot

La nostra radice è inoltre l'unica radice alternativa con email alternativa (posso ricevere email a indirizzi come [email protected]). Non è un gioco da ragazzini, e non conosco micronazione del sesto, quinto, quarto, terzo, e neppure del secondo mondo con tali capacità.

Creare domini di primo livello significa fare del micronazionalismo? Questa mi è nuova.
 
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view post Posted on 16/10/2007, 18:14

Romano

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Scusa; ma tu chi sei per parlare da micronazionalista? cosa hai ma fatto o detto?
 
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5wc
view post Posted on 16/10/2007, 18:36




QUOTE (LorenzoSP @ 16/10/2007, 16:13)
Creare domini di primo livello significa fare del micronazionalismo? Questa mi è nuova.

Creare domini di secondo livello non fa parte forse del fenomeno del micronazionalismo? Naturalmente fa parte. Questo permette accesso ai domini nazionali con relativa facilità. Guarda un po' in giro. Non tutte le micronazioni importanti hanno domini di secondo livello, ma una buona percentuale li ha sicuramente. La Repubblica di Talossa ha perfino diversi domini di secondo livello. Questi domini sono spesso l'identità della micronazione, come lo sono spesso la bandiera, i custumi, o la lingua ufficiale. E tutte, proprio tutte le micronazioni, hanno almeno un sito, e/o un blog, e/o un forum.

Quindi creare domini di primo livello fa pure parte del fenomeno del micronazionalismo.

Comunque, non hai ancora capito, a dispetto della mia esauriente spiegazione. Noi non abbiamo semplicemente un dominio di primo livello come ce l'ha l'Italia. Noi abbiamo una Internet indipendente. Se usare la Internet del mondo ufficiale, quello che non ci riconosce, costituisce il fenomeno micronazionale, allora usare una Internet non ufficiale, che permette accesso a quella ufficiale, e a altre Internet, rappresenta un micronazionalismo più maturo, un micronazionalismo già indipendente del mondo ufficiale.

Io conosco solo una micronazione, il Principato di Sealand, che ha vero territorio sovrano, anche se di cemento armato. Però conosco diverse micronazioni del Quarto e Quinto Mondo che hanno perlomeno un dominio di primo livello sovrano: Dominio della Florida Occidentale Britannica (.df), Long Island Independente (.ili), Birmania (l'anti-Myanmar) (.bu), Ttf-Bucrafan (.ttf, .tallini, .bucksfan, .bucrafan, .5wc, .university, .cesidio, .amore, e .baron), e Regno di Caledonia in Esilio (.pic).

Insomma, questo fenomeno rappresenta un micronazionalismo di un livello più avanzato, perché non solo non chiede permesso al mondo ufficiale, ma è già anche relativamente independente del mondo ufficiale, anche se solo in modo virtuale.
 
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5wc
view post Posted on 16/10/2007, 19:04




QUOTE (Caio Giulio Aquila @ 16/10/2007, 19:14)
Scusa; ma tu chi sei per parlare da micronazionalista? cosa hai ma fatto o detto?

Grazie del supporto Caio Giulio Aquila.

In modo da aumentare la visibilità delle nazioni e micronazioni che sono membri del Registro Micronazionale Professionale (MPR), Long Island Independente (ILI) ha recentemente incluso links ai siti delle nazioni del Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, e Sesto Mondo che sono membri della MPR:

http://ilination.net/supporters.html

Long Island Independente (ILI) ha preso questa iniziativa, perché anche essa è membro della MPR.

La MPR non forza nessuno (non forza proprio niente, infatti), ma se puoi aggiungere link reciproci al tuo sito, questo sicuramente aiuterebbe tutti, non solo Res Publica SPQR.

Se fai qualche video interessante, e magari lo posti su YouTube, fammelo sapere. Cyberterra News, che era solo in formato di blog, adesso ha un sito per le notizie anche in formato video, e i membri della MPR possono postare i loro video importanti qui:

http://news.cyberterra.com

Guarda il video sul Principado da Pontinha in Portoguese quando hai tempo. E' un video che è stato trasmesso tramite Sic Notícias, e molto prefessionalmente! :D
 
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LorenzoSP
view post Posted on 16/10/2007, 21:40




CITAZIONE (5wc @ 16/10/2007, 19:36)
CITAZIONE (LorenzoSP @ 16/10/2007, 16:13)
Creare domini di primo livello significa fare del micronazionalismo? Questa mi è nuova.

Creare domini di secondo livello non fa parte forse del fenomeno del micronazionalismo? Naturalmente fa parte. Questo permette accesso ai domini nazionali con relativa facilità. Guarda un po' in giro. Non tutte le micronazioni importanti hanno domini di secondo livello, ma una buona percentuale li ha sicuramente. La Repubblica di Talossa ha perfino diversi domini di secondo livello. Questi domini sono spesso l'identità della micronazione, come lo sono spesso la bandiera, i custumi, o la lingua ufficiale. E tutte, proprio tutte le micronazioni, hanno almeno un sito, e/o un blog, e/o un forum.

Quindi creare domini di primo livello fa pure parte del fenomeno del micronazionalismo.

Comunque, non hai ancora capito, a dispetto della mia esauriente spiegazione. Noi non abbiamo semplicemente un dominio di primo livello come ce l'ha l'Italia. Noi abbiamo una Internet indipendente. Se usare la Internet del mondo ufficiale, quello che non ci riconosce, costituisce il fenomeno micronazionale, allora usare una Internet non ufficiale, che permette accesso a quella ufficiale, e a altre Internet, rappresenta un micronazionalismo più maturo, un micronazionalismo già indipendente del mondo ufficiale.

Io conosco solo una micronazione, il Principato di Sealand, che ha vero territorio sovrano, anche se di cemento armato. Però conosco diverse micronazioni del Quarto e Quinto Mondo che hanno perlomeno un dominio di primo livello sovrano: Dominio della Florida Occidentale Britannica (.df), Long Island Independente (.ili), Birmania (l'anti-Myanmar) (.bu), Ttf-Bucrafan (.ttf, .tallini, .bucksfan, .bucrafan, .5wc, .university, .cesidio, .amore, e .baron), e Regno di Caledonia in Esilio (.pic).

Insomma, questo fenomeno rappresenta un micronazionalismo di un livello più avanzato, perché non solo non chiede permesso al mondo ufficiale, ma è già anche relativamente independente del mondo ufficiale, anche se solo in modo virtuale.

Secondo i tuoi ragionamenti anche creare domini di terzo livello è fare del micronazionalimsmo. Coreggimi se sbaglio.

CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 16/10/2007, 19:14)
Scusa; ma tu chi sei per parlare da micronazionalista? cosa hai ma fatto o detto?

Io non parlo da micronazionalista. Parlo come colui che ultimamente nè sta seguendo tale fenomeno.
 
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5wc
view post Posted on 16/10/2007, 23:00




QUOTE (LorenzoSP @ 16/10/2007, 22:40)
Secondo i tuoi ragionamenti anche creare domini di terzo livello è fare del micronazionalimsmo. Coreggimi se sbaglio.

Perché no? Non voglio dire che creare domini di primo, secondo, o terzo livello sia unicamente la cosa che i micronazionalisti fanno, ma senza dubbio è parte delle attività, specie quelle in Internet.

Naturalmente il micronazionalismo è anche attività sociale e culturale, ma comunque la componente informatica non è lieve. Io gli studi quintomondisti, in realtà una forma avanzata di micronazionalismo, lo considero un sottocampo della ciberantropologia:

- Scienze
     - Scienze sociali
         - Antropologia
             - Antropologia culturale (o antropologia sociale o antropologia socioculturale)
                 - Ciberantropologia
                     - Studi quintomondisti

Da notare che la parola ciberantropologia deriva dalle parole ciber- (dal francese cybernétique, o "l'arte del governare", cioè governare processi in sistemi biologici, meccanici, e elettronici) e -antropologia (dal greco anthropo- o "uomo" + -logia o "lo studio di").

Insomma, se il nazionalismo è il movimento ideologico e politico fondato sull'esaltazione della nazione, allo scopo di affermarne i caratteri ritenuti originali, e di incrementarne il prestigio e la potenza, allora il micronazionalismo è la stessa cosa su una scala più piccola, e qui il controllo non è unicamente controllo di territorio reale (o "carnale", meatspace, come dicono gli hacker), un'attività minore nella comunità micronazionale, ma soprattutto controllo di territorio virtuale (o "cibernetico", cyberspace). Privare il micronazionalismo della sfera virtuale, è come privare il nazionalismo della sfera territoriale.

Da notare che se nel mondo nazionale si applicano soprattutto i concetti legali di diritto romano chiamati jus soli ("diritto del suolo") e jus sanguinis ("diritto del sangue"), come pure il concetto di diritto americano che ho chiamato jus via naturalisation (interlingua per "diritto via naturalizzazione"), nel mondo micronazionale domina il concetto di diritto cesidiano chiamato jus cerebri electronici ("diritto del cervello elettronico"):

Jus cerebri electronici
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Wik...bri_electronici

Edited by 5wc - 17/10/2007, 00:25
 
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